Il malato immaginario

Un grande successo comico 

Il protagonista di “Il malato immaginario”, ultimo capolavoro di Molière da lui stesso interpretato nel 1673 per poi fatalmente morire alla fine della quarta replica, è Argante, uomo ricco e prigioniero nel pensiero di aver tutte le malattie del mondo e per questo facile ostaggio di medici e di avidi farmacisti. Divide la sua esistenza tra la poltrona e il bagno. Bellina, la giovane e bella moglie lo coccola unicamente pensando, con la complicità del notaio, al tesoro di casa. Sincero invece è l’affetto della figlia che però è messa in crisi dallo stesso Argante per averla promessa in sposa a un indesiderato medico, per evidente opportunismo.
Classico del teatro comico per la perfezione degli ingranaggi narrativi sospesi tra farsa e commedia che alimentano battute di effetto e situazioni fortemente spassose e esilaranti, l’ascolto di questo splendido e coinvolgente “Malato immaginario” allestito da Marco Bernardi nella stagione 2010-2011, coinvolge anche per la bellezza delle voci dei suoi tanti interpreti: da quella dell’accidioso e angosciato Paolo Bonacelli in Argante alla divertente Patrizia Milani, dal flemmatico Carlo Simoni all’astuta Giovanna Rossi nella parte della moglie.

di Molière
traduzione Angelo Dallagiacoma
regia Marco Bernardi
scene Gisbert Jaekel
costumi Roberto Banci
luci Giovancosimo De Vittorio
con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni

produzione TEATRO STABILE DI BOLZANO

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il-malato-immaginarioPaolo-Bonacelli-Patrizia-Milani-Roberto-Tesconi

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