L'officina - Storia di una famiglia

Famiglia e lavoro: un’epopea lunga 80 anni

Una storia legata alla terra d’origine: dopo il successo di pubblico e di critica di Avevo un bel pallone rosso - spettacolo prodotto dallo Stabile di Bolzano vincitore del Premio Riccione 2009 e finalista ai Palmares du theatre 2013 in Francia - Angela Demattè, giovane attrice e drammaturga, porta nuovamente in scena un testo ambientato in Trentino, luogo dove è nata e cresciuta. Questa volta non è più la “grande” storia a interessarla, ma una vicenda “piccola”, particolare. è la storia di una famiglia di artigiani in un paese del Trentino, dal 1926 ai giorni nostri. Ancora una volta un progetto rischioso, poiché l’autrice si assume la responsabilità di cercare di parlare in modo concreto e non ideologico del tema più stringente del momento: il lavoro e i suoi mutamenti nell’arco di quasi novant’anni.
A dirigere questa “materia” problematica sarà Carmelo Rifici, regista che da sempre persegue un progetto di ricerca teatrale su snodi importanti della storia contemporanea, giunto alla sua terza collaborazione con lo Stabile dopo le belle prove di Avevo un bel pallone rosso e La rosa bianca

In questo nuovo spettacolo si parla con schiettezza delle relazioni affettive e anaffettive di ciò che chiamiamo “famiglia”. Si parla però, con la stessa importanza e altrettanto tecnicamente, del lavoro quotidiano. I due temi si intrecciano in modo imprescindibile ed è proprio questo l’aspetto più interessante della vicenda. È la storia del bisnonno Giuseppe e di suo figlio Federico. Del fascismo, della guerra, del boom economico. èla storia di Giuseppe e dei suoi figli Matteo e Roberto. Degli anni ‘80 e della crisi. Tutto legato a quell’officina di fabbro sotto casa che gli uomini amano come si ama un’amante. Ed è anche la storia delle donne di casa, Maria, Caterina, Marta, Anna, Sonia, Elena. Anch’esse legate a quel ferro, a quel lavoro. La storia di come ci si inventava il lavoro, di come si pagavano le tasse e di come si pagano ora. Di come si trattavano i figli e di come si custodivano i mariti. Di quello che è cambiato e di ciò che non è cambiato per nulla. Dell’uomo artigiano. L’autrice attinge a piene mani alla sua vicenda familiare fino a mettere in scena la maschera di se stessa, ma riesce a rispecchiare in questa piccola epopea domestica le inquietudini, le gioie, le fatiche di un intero popolo. Soprattutto quell’inconfessato peccato (o necessità?) che si chiama lavoro.

L’officina – Storia di una famiglia è uno spettacolo progettato e realizzato dal Teatro Stabile di Bolzano e dal CSCSC - Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, nell’ambito della nuova collaborazione che vede le due più importanti istituzioni teatrali del Trentino-Alto Adige lavorare insieme per la costruzione di una tradizione di drammaturgia del territorio che contribuisca a una nuova lettura della realtà storica e sociale della nostra terra.

di Angela Demattè
regia Carmelo Rifici
con Andrea Castelli, Angela Demattè
scene Guido Buganza
costumi Margherita Baldoni
luci Giovancosimo De Vittorio

produzione TEATRO STABILE DI BOLZANO e CSCSC - CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA DI TRENTO

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