La rosa bianca

Uno spettacolo presentato in prima italiana dal Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Carmelo Rifici, già regista del fortunato spettacolo “Avevo un bel pallone rosso” di Angela Demattè, Premio Riccione per il teatro 2009, a confermare l’impegno dell’istituzione bolzanina nei confronti della drammaturgia contemporanea.
1942: un gruppo di studenti dell’Università di Monaco decide di denunciare apertamente le atrocità del regime nazista sostenendo che la sconfitta della Germania nella Seconda Guerra mondiale sarebbe stato l’unico modo per rovesciare il regime di Hiltler. Chiedevano, tra le altre cose, la resistenza e il sabotaggio degli sforzi per la guerra. Resero pubblico il loro pensiero in cinque volantini anonimi che intitolarono “La Rosa Bianca”, diffusi in Germania e in Austria durante l’estate del 1942 e l’inverno del 1943. Credevano in un’Europa federale che aderisse ai principi di tolleranza e di giustizia. Citando la Bibbia, Lao Tzu. Aristotele e Novalis, così come Goethe e Schiller, si appellavano all’intellighenzia tedesca, confidando che si sarebbe opposta al Nazismo.

di Lillian Groag
traduzione Angelo Dallagiacoma
regia Carmelo Rifici
scene Guido Buganza
costumi Margherita Baldoni
luci Giovancosimo De Vittorio
musiche Daniele D’Angelo
interpreti Andrea Castelli, Pasquale di Filippo, Gabriele Falsetta, Alessio Genchi, Tindaro Granata, Christian Mariotti La Rosa, Enrico Pittaluga, Irene Villa

produzione TEATRO STABILE DI BOLZANO

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