L'interpretazione dei sogni

Dove andiamo quando sogniamo? Che cosa cerchiamo di dire a noi stessi in quello spazio sospeso, ulteriore e intermedio, che ci accoglie appena chiudiamo gli occhi? Ogni essere sogna, al di là del fatto che ne conservi memoria: la nostra esistenza è un susseguirsi di visioni notturne, architetture elaborate e complesse, la cui edificazione obbedisce a una necessità naturale. E allora la domanda diventa: perché sogniamo? Perché per l’essere umano è un bisogno vitale e ineludibile?

La ricerca sui sogni di Sigmund Freud, pietra miliare del Novecento, tenta una risposta attraverso l’analisi di numerosi casi clinici, talora drammatici, talora perfino buffi e occasionali, ognuno capace di rivelarci qualcosa sulle leggi misteriose e splendide che sovrintendono alle nostre messinscene notturne. Sì, messinscene. Perché il sogno nella lettura di Freud ha un impianto profondamente teatrale, evidente fino da quel titolo originario del volume che alludeva a una vera e propria “drammaturgia onirica”. E dunque ecco scaturire l’ultima domanda: con quali regole si procede, nel fantasmagorico teatro del Sogno? 

Stefano Massini porta a compimento la sua decennale ricerca su L’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud, iniziata nel 2008 e costellata di prestigiose occasioni pubbliche, compresa la tappa intermedia del romanzo di grande successo pubblicato da Mondadori nel 2017 e tradotto in più lingue. Massini torna nel mondo di Freud con un testo completamente nuovo, mettendo il suo estro di narratore al servizio di uno spettacolo liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Freud. Un impressionante catalogo umano: sulla scena, fra le note di Enrico Fink, prende forma un variopinto mosaico di personaggi che, narrando i propri sogni, compongono una sinfonia di immagini e di possibili interpretazioni, in cui il pubblico si riconosce e ritrova. 

liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Sigmund Freud
di e con Stefano Massini
scene Marco Rossi
luci Alfredo Piras
opere pittoriche Walter Sardonini
musiche Enrico Fink
eseguite da  
trombone e tastiere Saverio Zacchei
chitarre Damiano Terzoni 
violino Rachele Innocenti
contributo in voce e video Luisa Cattaneo
costumi e maschere Elena Bianchini

produzione TEATRO STABILE DI BOLZANO, FONDAZIONE TEATRO DELLA TOSCANA e TEATRO DI ROMA
in collaborazione con PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA

02.10 2023
20:30
Bolzano Teatro Studio
03.10 2023
20:30
Vipiteno Teatro Comunale
06.10 2023
20:30
Merano Teatro Puccini
07.10 2023
20:30
Bressanone Forum

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