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La brigata dei cacciatori

Presentata in prima assoluta al Burgtheater di Vienna nel 1974 per la regia di Claus Peymann, “La brigata dei cacciatori” è uno dei primi drammi dell’austriaco Thomas Bernhard che conosce la sua diffusione italiana grazie alla produzione dello Stabile nel 2002. Firma la regia Marco Bernardi e a interpretare lo spettacolo sono tre grandi attori della compagnia: Paolo Bonacelli, Patrizia Milani e Carlo Simoni affiancati da Paolo Berretta, Ottavia Casagrande, Alberto Mancioppi, Stefania Pepe, Giovanni Sorenti, Riccardo Zini.
La vicenda di questo triangolo platonico si consuma in un casino di caccia, claustrofobico e cupo, immerso in un’immensa foresta malata. Infuria una fitta nevicata mentre il Generale (Bonacelli) – ex ufficiale nazista mutilato di un braccio perso nella battaglia di Stalingrado e gravemente malato di cataratta – è a caccia di selvaggina. Ne attendono il rientro, bevendo e giocando a carte, la moglie (Milani) e un ospite, un amico scrittore (Simoni), quasi a voler sublimare quello che un tempo era stata una relazione erotica. Quando la brigata è al completo, la conversazione tra il Generale e lo Scrittore si infiamma per poi culminare nel tragico epilogo, in coincidenza con il rumore dei colpi d’ascia che abbattono gli alberi malati come si profila il destino dello stesso Generale.
Costruito su una struttura narrativa semplice e essenziale, come è nello stile di Bernhard definito da Claudio Magris «implacabile recensore del caos», il dramma de “La brigata dei cacciatori” è un testo tutto giocato sulla forza della parola, dura e spietata, che, da un lato, concede poco spazio alla speranza, dall’altro lato, alimenta grandi riflessioni sullo smarrimento spirituale dell’uomo moderno.
Afferma lo Scrittore: «Una vita umana / in conclusione non è altro / che una catastrofe umana».

La brigata dei cacciatori di Thomas Bernhard. Traduzione Umberto Gandini. Regia Marco Bernardi. Scene Gisbert Jäkel. Costumi Roberto Banci. Luci Andrea Travaglia. Ambientazione sonora Franco Maurina.
Interpreti Paolo Bonacelli (Generale), Patrizia Milani (Generalessa), Carlo Simoni (Scrittore), Paolo Berretta (Primo ministro), Ottavia Casagrande (Principessa), Alberto Mancioppi (Asamer), Stefania Pepe (Anna), Giovanni Sorenti (Secondo ministro), Riccardo Zini (Principe).
Aiuto regista Antonio Caldonazzi, assistente alla regia Walter Zambaldi, direttore di scena Andrea Travaglia, capo macchinista Giacomo Rinaldi, capo elettricista Lorenzo Carlucci, macchinista Andrea Colò, macchinista Mirko Bonelli, fonico Giuseppe Zappini, sarta Francesca Villani, scene Cosmotex costumi Tirelli Costumi calzature Pompei 2000. Stagione 2002/2003


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