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La malattia della famiglia M

I quattro componenti de “La malattia della famiglia M” di Fausto Paravidino, spettacolo presentato in prima assoluta nel 2009, soffrono tutti di qualcosa: chi per amore, chi per acciacchi fisici, chi per turbamenti psichici, chi in modo immaginario. Si tratta di variegate reazioni alla morte della madre-moglie per un male non meglio precisato. Il referto medico lo stilla il dottore del paese (Paolo Pierobon) che all’inizio funge da narratore poi partecipa alla vicenda. Le due sorelle, la premurosa Marta (Iris Fusetti) e Maria (Emanuela Galliussi), cercano di dare sostanza alle loro vite muovendo un gioco altalenante di affetti e di relazioni: la prima pare covare un sentimento (forse) non corrisposto per il dottore ed è colei che si fa carico di mandare avanti la casa e di accudire l’anziano padre malato (Nicola Pannelli); la seconda è combattuta tra il tiepido amore per il fidanzato Fulvio (Pio Stellaccio) e la nascente quanto effimera passione per l’amico Fabrizio (Jacopo-Maria Bicocchi). Dubbi, gabbie mentali, ansie e tensioni, alimentano le azioni di questi adolescenti che giocano una partita a scacchi ambigua e priva della mossa vincente. Poi c’è il fratello minore Gianni (Paravidino, anche regista dello spettacolo) che, a un certo punto, decide i destini di questo gruppo di anime smarrite a seguito di un drammatico incidente stradale probabilmente causato dalla leggerezza della guida, specchio della sua stessa concezione di vita intesa come ingenuo e spensierato gioco. Ognuno esplorerà nuove strade in questo mondo di provincia che diventa metafora di una società debole e malata per la paura nascosta di non saper amare. Spiega Paravidino: «L’assenza di genitori fisici e spirituali obbliga questi personaggi a una libertà e a una responsabilità che loro vedono solo vestita da solitudine, e l’unico rimedio a questa solitudine è quel “volersi bene” troppo invocato perché possa concretizzarsi con la naturalezza con cui appunto ci si vuole bene».

“La malattia della famiglia M” di Fausto Paravidino. Regia Fausto Paravidino. Scene Laura Benzi. Costumi Sandra Cardini. Luci Giovancosimo De Vittorio.
Interpreti: Jacopo - Maria Bicocchi (Fabrizio), Iris Fusetti (Marta), Emanuela Galliussi (Maria), Nicola Pannelli (Luigi), Fausto Paravidino (Gianni), Paolo Pierobon (il Dottore), Pio Stellaccio (Fulvio).
Aiuto regista Flaminia Caroli, direttore di scena Franco Di Marino, capo elettricista Giovancosimo De Vittorio, capo macchinista Claudio Balducci, fonico Luca Bortolotti, assistente costumista Francesca Di Giuliano, sarta Tiziana Mosna, scene M.C. Allestimenti. Stagione 2009/2010


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