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Il gabbiano

Con “Il gabbiano” di Cechov, capolavoro del teatro europeo, si entra a contatto con la tragedia di un’umanità delusa dalla vita. Inoltre, alla malinconica bellezza del testo corrispondono le voci limpide e coinvolgenti degli attori del Teatro Stabile diretti da Marco Bernardi nel 2008.
Il titolo dell'opera deriva da un accostamento simbolico: quello fra l’ignara felicità di un gabbiano che, volando sulle acque di un lago, viene stroncata dall'oziosa indifferenza di un cacciatore, e la sorte di una fanciulla, Nina.
Il dramma è uno sguardo ironico e di amara poesia del grande autore russo sulla borghesia russa di fine Ottocento, che diventa metafora della condizione umana, rivela in questo modo la sua grande attualità, sia per l’intreccio tra natura, sentimenti umani e complessità dell’arte, sia per il conflitto generazionale tra i personaggi. La protagonista Irina Arkadina (Patrizia Milani), affiancata da un fratello disilluso e smarrito (Carlo Simoni), è un’attrice famosa; il suo amante Trigorin (Maurizio Donadoni) è uno scrittore. Anche il figlio di Irina, Kostantin (Massimo Nicolini), aspira a diventare scrittore e Nina (Gaia Insenga), la ragazza da lui amata (e che si innamorerà di Trigorin), sogna di fare l’attrice. Tutti e due i giovani realizzeranno i loro sogni, ma pagandoli con l’infelicità. Lei sarà usata da questo uomo più grande e “tarpata” del suo sogno di innocenza. Lui, dopo aver già tentato il suicidio, si toglierà vita, inconsolabile per aver perso l’amore della ragazza. Insoddisfatti però sono anche i “vecchi”, cinicamente indifferenti ai problemi dei giovani, ma in realtà dominati dalla stessa voglia di vivere e di amare. Di rilievo risultano anche i contributi artistici a questo splendido “Il gabbiano” di Libero Sansavini, Gianna Coletti, Iolanda Piazza, Riccardo Zini, Fabrizio Martorelli, Maurizio Ranieri che partecipano a questo girotondo di storie di disillusioni.

“Il Gabbiano” di Anton Cechov. Traduzione Fausto Malcovati. Regia Marco Bernardi. Scene Gisbert Jaekel. Costumi Roberto Banci. Ambientazione sonora Franco Maurina.
Patrizia Milani (Irina Nikolaevna Arkadina, vedova Trepleva, attrice).
Massimo Nicolini (Konstantin Gavrilovič Treplev, suo figlio, un giovane). Carlo Simoni (Petr Nikolaevič Sorin, fratello di Irina). Gaia Insenga (Nina Michajlovna Zarečnaja, giovane figlia di un ricco possidente). Libero Sansavini (Il’ja Afanas’evič Šamraev, tenente in congedo, amministratore in casa Sorin). Gianna Coletti (Polina Andreevna, sua moglie). Iolanda Piazza (Maša, sua figlia). Maurizio Donadoni (Boris Alekseevič Trigorin, scrittore).
Riccardo Zini (Evgenij Sergeevič Dorn, medico). Fabrizio Martorelli (Semen Semenovič Medvedenko, maestro). Maurizio Ranieri (Jakov, garzone).
Aiuto regista Antonio Caldonazzi, direttore di scena Tonino Lioi, capo macchinista Michele Borghini, capo elettricista Lorenzo Carlucci, fonico Luca Bortolotti, aiuto elettricista Luca De Martini, aiuto macchinista Eros Rodighiero, sarta Francesca Villani, rammentatrice Maria Pia Zanetti, scene Cosmotex, costumi Tirelli, parrucche Audello, calzature Pompei 2000. Teatro Stabile di Bolzano, stagione 2008/2009

 


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