
WORKS
di Vitaliano Trevisan
regia e adattamento Michele De Vita Conti
scene Nicolas Bovey
luci Daniela Bestetti
costumi Lucia Menegazzo
con Gigio Alberti, Maria Grazia Mandruzzato,
Mario Sala, Mauro Bernardi, Carolina Leporatti, Antonio Valentino
TEATRO STABILE DI BOLZANO, TEATRO STABILE DEL VENETO
Per Vitaliano Trevisan l’incontro-scontro con il mondo del lavoro avviene già a quindici anni, quando una sera a cena chiede al padre una bicicletta nuova, da maschio, perché girare con quella della sorella maggiore significa essere preso in giro dai compagni. Per tutta risposta, il padre lo porta nell’officina di un amico che stampa lamiere per abbeveratoi da uccelli: «Cosí capisci da dove viene», gli dice, alludendo al denaro. Inizia per l’autore una «carriera» che è un succedersi di false partenze: dal manovale al costruttore di barche a vela, dal cameriere al geometra, dal disoccupato al gelataio in Germania, dal magazziniere al portiere di notte, fino allo spaccio di droga e al furto, «un commercio che obbedisce alle stesse fottute regole di mercato».
Works, il romanzo-memoir di Vitaliano Trevisan, è al centro di questa nuova produzione diretta e adattata per il teatro da Michele De Vita Conti. Con una scrittura originale come un classico pezzo di jazz, che ne ha fatto uno degli autori italiani più importanti della sua generazione, in questo romanzo autobiografico Trevisan racconta con il suo stile tagliente il lavoro nel luogo in cui è una religione, il Nordest, dagli anni Settanta fino agli anni Zero. E attraverso questa lente scandaglia non solo le mutazioni del nostro Paese, ma la sua stessa vita: il fallimento dell’amore, i meccanismi di potere nascosti in qualunque relazione, la storia della propria e di ogni famiglia, che è sempre «una storia di soldi». Un percorso pieno di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore.